La Marrakech Declaration firmata alla
4th Global Ministerial Conference on Road Safety

Marrakech, Marocco
18 - 20 febbraio 2025

Come riportato nell’articolo pubblicato in precedenza, si è svolta nelle giornate tra il 18 e il 20 febbraio 2025 la 4th Global Ministerial Conference on Road Safety a Marrakech, in Marocco, organizzata dal Regno del Marocco (Ministero Trasporti e Logistica, Interno – NARSA National Road Safety Agency /Agence Nationale de la Sécuritè routière) UN Regional Commissions, World Health Organization, UNRSF; ITF).

A rappresentare l’Italia, sia nelle sessioni tecniche che presso lo Stand Italia all’interno dell’esposizione, erano presenti Anas S.p.A., insieme a PIARC Italia con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le altre eccellenze nazionali in materia di mobilità e sicurezza della circolazione in ambito extraurbano e urbano, tra cui AISCAT, PIARC World Road Association, la Polizia di Stato, SITEB, FRED Engineering, il Politecnico di Milano e TrafficLab.

Hanno preso parte alla Conferenza circa 2000 delegati, tra cui ministri, ambasciatori, delegati ministeriali, alti funzionari delle agenzie delle Nazioni Unite, rappresentanti della società civile, del mondo accademico e del settore privato. La manifestazione, massimo evento mondiale sulla sicurezza stradale, si è conclusa con la sottoscrizione della Marrakech Declaration, condivisa da più di 190 paesi del mondo. La Dichiarazione è stata sottoscritta da ministri, capi delegazione e rappresentanti di organizzazioni internazionali, regionali e sub-regionali, tra cui l’Italia. A capo della delegazione italiana l’Ambasciatore d’Italia nel Regno del Marocco e nella Repubblica di Mauritania Armando Barucco, presente insieme al Consigliere Diplomatico del Vicepremier e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, Giovanni Vittorio Maria Donato, nonché il Consigliere giuridico del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini in materia di sicurezza stradale e codice della strada – diritto della circolazione stradale Armando Rocco.

Il documento, dopo aver espresso apprezzamento per l’ospitalità del Marocco e per il lancio del Premio Internazionale Mohammed VI per la Sicurezza Stradale, riconosce l’importanza delle precedenti dichiarazioni di Mosca, Brasilia e Stoccolma, sottoscritte in occasione delle precedenti edizioni della Conferenza nel 2009, nel 2015 e nel 2020, rispettivamente, e sottolinea la necessità di un’attenzione particolare all’Africa, che ha i tassi di mortalità stradale più alti al mondo. Secondo il Rapporto globale sullo stato della sicurezza stradale 2023 dell’OMS, infatti, l’Africa è la regione con il più alto tasso di mortalità, con il 24% dei decessi per incidenti stradali, nonostante abbia solo il 4% dei veicoli immatricolati nel mondo.

La dichiarazione riconosce il ruolo cruciale dei sistemi di mobilità e trasporto e l’impatto sociale degli incidenti stradali, con circa 1,2 milioni di morti prevenibili e 50 milioni di feriti al mondo ogni anno, da cui ne scaturisce con un costo economico collettivo stimato da WHO tra 3 e 5% del PIL dei Paesi.

Viene espressa preoccupazione per il fatto che la sicurezza stradale nei paesi in via di sviluppo, in particolare in Africa, continua ad essere gravemente sottofinanziata da fondi pubblici e privati e che, nonostante l’esistenza di una strategia nazionale sulla sicurezza stradale nella maggior parte degli Stati membri, la maggior parte di queste strategie non sono né finanziate né attuate. Si afferma la necessità, in questi Paesi, di disporre di supporto per integrare gli obiettivi di sicurezza stradale nelle politiche di sviluppo.

La Dichiarazione di Marrakech prende nota che, mentre a livello globale vi è stata una riduzione del 5 per cento nel numero di decessi tra il 2010 e il 2021, l’obiettivo generale di una riduzione del 50 per cento delle morti e dei feriti globali da incidenti stradali, come previsto dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU, non è stato raggiunto entro il 2020; infatti, tale obiettivo, in termini di riduzione del 50% dei morti stradali, è stato raggiunto solo da dieci Paesi, mentre 35 Paesi hanno registrato riduzioni comprese tra il 30 ed il 49%.

Si ribadisce l’importanza dell’implementazione di azioni persistenti fino al 2030 e oltre su tutti gli obiettivi correlati alla sicurezza stradale dell’Agenda 2030 e di proseguire con il finanziamento delle iniziative di sicurezza stradale.

La Dichiarazione esplicitamente tiene conto dell’evoluzione dei modi di trasporti e le relative sfide associate, tra cui un numero crescente di decessi tra pedoni, guidatori di veicoli a due o tre ruote, biciclette elettriche e dispositivi di micromobilità, nonché della premessa fondamentale secondo la quale la sicurezza del trasporto stradale non dovrebbe mai essere messa in discussione o compromessa da fattori esterni, quali i costi e il tempo.

Viene quindi sottolineata la necessità di approcci multisettoriali e il coinvolgimento di attori diversi, inclusi la società civile, il mondo accademico e le industrie. Si riconosce il ruolo delle banche di sviluppo multilaterali, del Global Road Safety Facility ed altri meccanismi finanziari dedicati, di cui si incoraggia la partecipazione nell’implementare i programmi di sicurezza stradale.

La Dichiarazione esorta gli Stati membri e i soggetti interessati ad accelerare e intensificare gli sforzi per attuare il piano globale per la Decade of Action per la sicurezza stradale 2021-2030, e fare della sicurezza stradale una priorità politica e garantirne la pertinenza come elemento abilitante del più ampio programma di sviluppo sostenibile.

Si incoraggiano gli Stati membri a istituire meccanismi di coordinamento interministeriale, in particolare tra i ministeri della sanità, dei trasporti, dell’industria, delle finanze, dell’istruzione, delle infrastrutture, degli interni e dell’ambiente, al fine di affrontare le questioni trasversali che possono avere un impatto su tutti i settori coinvolti nelle questioni relative alla sicurezza stradale.

La Dichiarazione incoraggia inoltre gli Stati membri e i soggetti interessati a dare priorità agli interventi e agli investimenti basati su dati concreti in cui è possibile salvare il maggior numero di vite umane, comprese le cure post traumatiche e la riabilitazione delle vittime, e garantire che i principi Safe-System siano adattati alle esigenze specifiche in quei contesti in cui, in particolare, si registra un rapido aumento del numero di automobili e di mezzi a due e tre ruote. Inoltre, si incoraggiano gli Stati membri ad assegnare alle autorità provinciali e locali i poteri e le risorse appropriati per garantire l’attuazione dei miglioramenti della sicurezza stradale, dato che molte politiche relative alla pianificazione urbana, all’uso del suolo e ai limiti di velocità sono determinate a livello locale. A tal riguardo, si incoraggia anche la promozione di programmi e iniziative per il capacity-building, la condivisione delle conoscenze, l’assistenza tecnica e il trasferimento di tecnologia in condizioni reciprocamente concordate nel settore della sicurezza stradale.

Si invitano altresì gli Stati membri a sviluppare, finanziare e implementare impegni nazionali per la sicurezza stradale e a promuovere la sicurezza stradale attraverso l’educazione e la legislazione. Incoraggia anche l’adozione di tecnologie e standard internazionali per migliorare la sicurezza dei veicoli e delle infrastrutture stradali. Vengono quindi elogiate le iniziative intraprese da un buon numero di Paesi in tutto il mondo che hanno intrapreso politiche pubbliche ad alto impatto sulla sicurezza stradale e che fungono da buone pratiche e che potrebbero rappresentare modelli di ispirazione per altri paesi in tutto il mondo, confermando che gli incidenti stradali non sono inevitabili e confermando che è possibile ridurre il rischio di morte e lesioni.

Infine, la Dichiarazione di Marrakech invita l’Organizzazione Mondiale della Sanità a monitorare l’implementazione degli impegni presi durante la conferenza e si chiede all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di adottare una risoluzione per promuovere i contenuti della Dichiarazione di Marrakech.

Il documento completo della Dichiarazione di Marrakech è disponibile al seguente link.