Incidenti sul lavoro e incidenti stradali sono strettamente correlati: il 40% dei morti sul lavoro avviene in strada

Nel 2019 su 1.156 infortuni mortali sul lavoro, ci sono stati 254 morti in itinere, andando o tornando dal lavoro, e 216 in occasione del lavoro (quindi tassisti, camionisti, persone addette alle consegne con automezzi o altri veicoli), per un totale di 470 morti in strada.

470 su 1.156. Dati pre-covid e quindi non influenzati da fenomeni come smart working, coprifuoco, riduzione del traffico automobilistico causati da lockdown e restrizioni anti-covid.

Le conseguenze sono mediamente più gravi sia per menomazioni subite che per giorni di inabilità. A fare il punto della situazione sull’andamento infortunistico e tecnopatico, alla data di rilevazione dello scorso 30 aprile, è il nuovo numero del periodico Dati Inail, curato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, che tra i temi toccati dedica anche un approfondimento all’analisi degli infortuni “stradali”, in itinere e in occasione di lavoro con mezzo di trasporto coinvolto, che in termini di conseguenze hanno una gravità media più elevata, sia per il grado medio di menomazione permanente subita che per il numero di giorni di inabilità temporanea riconosciuti.

Le denunce di infortunio con veicolo coinvolto sono circa 92mila. Oltre 73mila casi, pari a circa tre denunce di infortunio in itinere su quattro, hanno visto un veicolo coinvolto, a conferma dei rischi legati alla circolazione stradale, dai quali dipendono anche gli infortuni avvenuti in occasione di lavoro con mezzo di trasporto coinvolto, come quelli di camionisti e tassisti, per i quali, nel 2019, sono state presentate quasi 19mila denunce. Le denunce di infortunio con veicolo coinvolto, in itinere e in occasione di lavoro, sono dunque circa 92mila, pari a circa il 14% del totale delle denunce e in diminuzione del 2,9% rispetto al 2018. I casi mortali “stradali” denunciati nel 2019 sono invece 470 (254 in itinere e 216 in occasione di lavoro), pari al 41% del totale, percentuale che aumenta ulteriormente se si prendono in considerazione soltanto i casi accertati positivamente.

Un decesso su due avviene fuori dall’azienda. Aggregando tutti gli infortuni in itinere, la maggior parte con mezzo coinvolto, e gli infortuni in occasione di lavoro con mezzo di trasporto, emerge che sono avvenuti “fuori dall’azienda”, sostanzialmente per il rischio da circolazione stradale, oltre 124mila infortuni denunciati nel 2019, di cui più di 500 con esito mortale, pari rispettivamente a due infortuni su 10 per il complesso delle denunce e a circa la metà dei decessi.

 

Qui l’intero comunicato dell’Inail: Nel 2019 denunciati 1.156 infortuni mortali sul lavoro, più del 40% è legato al “rischio strada”.

 

Fonte: https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/news-ed-eventi/news/news-dati-inail-infortuni-stradali-2020.htmlhttps://benzinazero.wordpress.com/2021/10/05/incidenti-sul-lavoro-e-incidenti-stradali-sono-strettamente-correlati-40-dei-morti-sul-lavoro-avvengono-in-strada-dati-inail/